venerdì 27 luglio 2007

Ecco la Sua Colpa: E’ Posseduto dal Diavolo!

Pare sia proprio questa la colpa del piccolo Daniel: era posseduto dal diavolo!

Anche se sono di qualche mese fa rimangono due notizie aberranti che coinvolgono dei bambini e le loro madri: il primo dramma a Verona, dove
una madre ha ucciso il proprio bambino e poi ha tentato il suicidio; il secondo ad Agrigento dove una mamma ha accoltellato alla gola il figlio perchè posseduto dal diavolo!

Sono tutte e due storie di violenza, dove delle piccole vittime hanno pagato colpe che non hanno: forse sono venuti al mondo nel momento sbagliato, forse nella famiglia sbagliata o forse il loro sbaglio è stato semplicemente quello di venire al mondo.


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Si, proprio così: quale altra colpa possono avere un bambino di un anno e uno di appena sei mesi per giustificare tanta violenza nei loro confronti, per giunta da parte della persona dalla quale dovrebbero ricevere solo cure e coccole, che dovrebbe dare la sua vita per i suoi cuccioli e non toglierla loro?



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Vorrei soffermarmi un po’ di più sulla storia di Agrigento, non perchè il fattaccio di Verona meriti poca attenzione (è riprovevole quanto l’altro), ma solo perchè sulla vicenda siciliana si sono delineati dei retroscena che definire inquietanti forse è poco: la madre del piccolo Daniel, una belga di 23 anni di nome Marie Auguste Tineke Stevening, avrebbe “agito” su ordine di dio ed ha dovuto accoltellarlo perchè era posseduto dal diavolo.

Come se non bastasse ha confessato di detenere della droga trovata in casa sua, circa 500 grammi tra hashish e marijuana, per fini di spaccio.

Naturalmente, come succede sempre in questi casi, il legale della donna ha chiesto, oltre all’effettuazione di una perizia medica per valutare le condizioni psicologiche della donna, gli arresti domiciliari presso una struttura di assistenza.

Forse è la prassi, forse bisogna dare il beneficio del dubbio ma io la perizia psichiatrica su una persona che compie tali gesti lo trovo soltanto un perverso tentativo di evitare le proprie responsabilità.

E’ piuttosto semplice proclamarsi incapaci di intendere e di volere invocando apparizioni divine pur di evitare il carcere; è altrettanto semplice incitare ad avere sempre e comunque i figli anche se non programmati, anche quando non si hanno le possibilità per mantenerli e quando non si hanno ne capacità ne lucidità per tale compito.

E’ peggio metterli al mondo per poi farli soffrire o peggio ancora ammazzarli così brutalmente o decidere di non portare avanti una gravidanza?

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