martedì 26 febbraio 2008

Birra contro Gnocca: chi vince?

Una birra è sempre bagnata.
La gnocca va incoraggiata.
1 Punto alla birra.

Una birra fa schifo servita calda.
1 Punto alla gnocca.

Una birra ghiacciata ti soddisfa.
1 Punto alla birra.

Se ti ritrovi un pelo nei denti bevendo birra, potresti aver voglia di vomitare.
1 Punto alla gnocca.

Se torni a casa puzzando di birra, tua moglie ti rimprovera.
Se torni a casa puzzando di gnocca, tua moglie potrebbe lasciarti.
* Punteggio pari (dipende dai punti di vista!)

Dieci birre in una notte e non puoi più guidare.
Dieci gnocche in una notte e non c'è più bisogno di guidare.
1 Punto alla gnocca.

sabato 23 febbraio 2008

Dio e le elezioni

Si racconta che quando Dio creò il mondo, affinché gli uomini prosperassero, decise di concedere loro due virtù.


E così fece.


Fece gli svizzeri ordinati e rispettosi delle leggi.

Gli inglesi perseveranti e studiosi.

I giapponesi lavoratori e pazienti.

I francesi colti e  raffinati.

Gli spagnoli allegri e accoglienti.

Quando arrivò agli italiani si rivolse all'angelo che prendeva nota e gli disse: 'Gli italiani saranno intelligenti, onesti e di Forza Italia!'.


Quando terminò con la creazione, l'angelo gli disse: 'Signore hai dato a tutti i popoli due virtù ma agli italiani tre, questo farà sì che prevarranno su tutti gli altri'.

'E' vero: gli italiani avranno tre virtù, però ogni persona non potrà averne più di due insieme'.

Fu così che: L'italiano che è di Forza Italia ed onesto, non può essere intelligente. Colui che è intelligente e di Forza Italia, non può essere onesto. E quello che è intelligente e onesto non può essere di Forza Italia.



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lunedì 11 febbraio 2008

San Valentino? No grazie! (Ma questa è una cosa seria...)

Va bè, diciamolo: sono single, quindi niente San Valentino!

Nè regalo, nè ricevo... E quest'andazzo è lo stesso già da un sacco di anni! Ma guardiamo il lato positivo: risparmio... ;-)
Quest'anno, grazie a dgrossato, ho deciso di fare anche io un "regalo" di San Valentino. Ovviamente non ad un uomo (mancando la materia prima) ma a quaranta bambini! Come farò? Grazie all'Unicef e ai suoi Regali per la Vita.

San Valentino: Vaccino antimorbillo per 40 bambini

San Valentino: dal 1999 a oggi le campagne di vaccinazione di massa hanno ridotto di oltre il 60% la mortalità da morbillo nel mondo. Regala 80 dosi per 40 bambini. Li avrai salvati da una malattia come il morbillo, che in tanti paesi in via di sviluppo è spesso una malattia letale.

Ragazzi, costa soltanto € 13,36!!

In genere sono scettica su queste cose e maliziosa a prescindere. Questa volta voglio sperare che un piccolo gesto sia utile davvero a quaranta bambini e che questi soldi siano usati tutti per questo scopo.

domenica 10 febbraio 2008

10 febbraio

Dal 2005 la giornata del 10 febbraio è dedicata alla commemorazione dei morti e dei profughi italiani; in particolare si fa riferimento ai morti nelle foibe durante e immediatamente dopo la seconda guerra mondiale.
Le foibe sono cavità carsiche con ingresso a strapiombo; di solito hanno origine naturale e sono diffuse soprattutto nel Friuli Venezia Giulia, in Dalmazia e in Slovenia.

Sono sempre state usate per occultare cadaveri in diversi periodi storici, in particolare è risultato notevole il loro uso durante la prima guerra mondiale in sostituzione delle fosse comuni ma soprattutto durante e dopo la seconda guerra mondiale
L'uso delle foibe come occultamento di cadaveri durante e alla fine della seconda guerra mondiale avvenne in due periodi.
Il primo, successivo all'8 settembre 1943, cioè all'Armistizio tra Italia e Alleati,  si svolse in Istria e Dalmazia e uccise alcune centinaia d'italiani.


mercoledì 6 febbraio 2008

La Banca del Latte

allattamento al senoEbbene si. Oltre alla Banca del Tempo e alla Banca del Seme c'è anche la Banca del Latte. Ma qui in "buon" Tanzi non c'entra nulla. E neanche le mucche: parliamo infatti del latte materno. Molte strutture ospedaliere hanno centri adibiti alla raccolta ed alla conservazione del latte umano offerto dalle "donatrici", donne che hanno latte in abbondanza possono donarlo in favore di quei neonati più sfortunati che non hanno possibilità di avere altro tipo di alimentazione.

Ho sentito parlare della Banca del Latte Umano in un servizio del tg (ogni tanto parlano anche di cose utili ed interessanti) ed ho cercato un po' di notizie in rete. Se ne parla in modo dettagliato qui. Leggendo l'interessante articolo scopro che c'è difficoltà a reperire l'alimento naturale e quindi si fa spesso uso del latte artificiale; sapendo che il latte umano è un alimento fondamentale e in qualche caso anche insostituibile se si presentano determinate patologie, si rendono utilissime queste Banche del Latte in modo da poter garantire i primi pasti dei neonati in attesa che le madri siano in grado di produrre il latte fresco per i propri figli.


La fiaba più bella del mondo :)

Ecco la fiaba più breve e più bella che hai mai letto.
C'era una volta una ragazza che domandò ad un ragazzo se voleva sposarsi con lei.

Il ragazzo le rispose 'NO!'

Da quel giorno, la ragazza visse felice per sempre, senza lavare, né cucinare, né stirare per nessuno, uscendo con le sue amiche e facendo l'amore con chi voleva, lavorando e spendendo i suoi soldi come voleva.


** FINE **



Il problema è che fin da quando eravamo piccoline, nessuno ci ha mai raccontato questa fiaba.

Invece ci hanno fottuto bene bene con questo cazzo di principe azzurro!!!


P.S.: Non è farina del mio sacco, mi è arrivata via email. Ma era troppo carina per non farla leggere a tutti!!


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martedì 5 febbraio 2008

Sul documento sui prematuri...

Avrei voluto scrivere qualcosa. Ma non sono madre, non sono medico e non sono giornalista. Preferisco lasciare la parola a chi conosce bene l'argomento e ne sa parlare, a mio avviso, nel migliore dei modi. Ho scelto due autori che seguo da tempo, molto preparati e che nei loro scritti rappresentano il mio pensiero: Gennaro Carotenuto e Chiara Lalli.
Il documento delle cliniche di Ostetricia e Ginecologia delle quattro facoltà di Medicina delle università romane, La Sapienza, Tor Vergata, Cattolica e Campus Biomedico che prescrive, nel caso in cui un feto nasca vivo dopo un’interruzione di gravidanza, che il neonatologo debba intervenire per rianimarlo, “anche se la madre è contraria, perché prevale l’interesse del neonato” è del tutto pleonastico per almeno tre motivi.
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Il documento sui prematuri redatto dai direttori delle cliniche ginecologiche delle facoltà di medicina delle università romane (Tor Vergata, La Sapienza, Cattolica e Campus Biomedico) ha scatenato l’ennesima polemica.

Il documento originale non è ancora disponibile (almeno io non ce l’ho ancora, nonostante ne abbia fatto richiesta alla AGUI che mi ha inviato soltanto la conclusione. La prematurità estrema: margini di gestione ostetrica e risvolti neonatologici. Convegno promosso dalle Facoltà di Medicina e Chirurgia delle Università Romane. Documento conclusivo:

con il momento della nascita la legge attribuisce la pienezza del diritto alla vita e quindi all’assistenza sanitaria. Pertanto un neonato vitale va trattato come qualsiasi persona in condizioni di rischio ed assistito adeguatamente. L’attività rianimatoria esercitata alla nascita dà quindi il tempo necessario per una migliore valutazione delle condizioni cliniche, della risposta alla terapia intensiva e della possibilità di sopravvivenza e permette di discutere il caso con il personale dell’Unità ed i genitori. Se ci si rendesse conto dell’inutilità degli sforzi terapeutici, bisogna evitare ad ogni costo che le cure intensive possano trasformarsi in accanimento terapeutico).

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