giovedì 28 giugno 2007

Perchè non sono cattolico (trentatrè ragioni)

Sono venuta a conoscenza del blog di Antonio Vigilante un po' per caso, navigando in rete...  Qualche notiziola su di lui...


Un post in particolare mi ha colpita e lo riporto qui.

Una cosa vecchia (era ancora papa Giovanni Paolo II), che ripropongo per un’amica cattolica, con infondate speranze di penitenza e conversione. Naturalmente non sono cattolico perché non sono cristiano; diciamo che queste sono ragioni per le quali non sarei cattolico nemmeno se credessi nel Cristo.
1. Perché la Chiesa cattolica ha ostacolato in ogni epoca la libertà, soprattutto di pensiero, mandando al rogo Giordano Bruno, Giulio Cesare Vanini, Aonio Paleario e qualche altro centinaio di persone; perché ha combattuto la scienza in tutti i modi, da Galilei a Darwin ed oltre.
2. Perché la Chiesa ha perseguitato e massacrato tutti coloro che avevano differenti vedute in fatto di religione: si pensi ai massacri di albigesi e valdesi.
3. Perché la Chiesa non ha quasi mai denunciato le situazioni di violenza e di ingiustizia; anzi, il più delle volte le ha favorite e giustificate.



4. Perché la Chiesa ha evangelizzato con la violenza, provocando veri e propri genocidi umani e culturali.

Obiezione: tutte queste colpe le conosciamo bene. Purtroppo la Chiesa ha sbagliato nel corso della sua storia. Ma molti di questi errori sono dovuti alla crudeltà dei tempi nei quali la Chiesa si è trovata ad operare. Del resto, la Chiesa ha coraggiosamente preso atto delle proprie colpe con il documento “Memoria e Riconciliazione”.

Risposta: Che la Chiesa raramente sia stata eticamente e spiritualmente al di sopra dei tempi in cui si è trovata ad operare è vero -ma ciò non depone a suo favore. In primo luogo, la Chiesa è guidata dallo Spirito Santo, e quindi dovrebbe essere immune dalle bassezze dei tempi. In secondo luogo, la Chiesa rivendica il ruolo di guida della civiltà: ruolo che per secoli ha effettivamente avuto.

Quindi la miseria morale dei tempi è l’effetto, più che la causa della miseria morale della Chiesa. Quanto a “Memoria e Riconciliazione”, si tratta di un documento che dedica appena una paginetta all’ “uso della violenza al servizio della verità” (par. 5.3). Appena una paginetta per milioni di morti -una paginetta nella quale tocca leggere, tra l’altro, che “sono stati impiegati mezzi dubbi per conseguire fini giusti”.

Giulio Cesare Vanini fu trascinato con un carro fino al patibolo. Lì con una tenaglia gli tagliarono la lingua. Poi lo strangolarono, e bruciarono il cadavere. Questo è, per la Chiesa, soltanto un “mezzo dubbio”. Molto più spazio il documento dedica a temi quali “la santità della Chiesa”, “il mistero della Chiesa”, “la maternità della Chiesa”.

Il documento vuole accreditare una certa visione della storia della Chiesa, come di una istituzione che ha avuto qualche trascurabile “cedimento”, ma che nel complesso ha guidato la civiltà verso il bene.

Questa visione è storicamente discutibile, perché non si tratta qualche cedimento, ma di un costante operare il male. Manca inoltre una riflessione sulla utilità delle violenze compiute. Si manca, cioè, di osservare che il otere attuale della Chiesa non è che la conseguenza di quelle violenze. Confonde poi che Giovanni Paolo II voglia santificare Stepinac, o beatificare, ad esempio, i martiri cinesi (pur chiedendo scusa alla Cina per le violenze compiute dai cristiani).
5. Perché la democrazia, il liberalismo, i diritti umani non hanno potuto contare sul contributo della Chiesa cattolica. Perché il “Sillabo” ha condannato cose alle quali oggi nessun occidentale civile rinuncerebbe. Perché la Chiesa non è democratica nella sua struttura, e non c’è da fidarsi nella sua adesione alla democrazia.
6. Perché la Chiesa cattolica si ostina a considerarsi l’unica via per la salvezza, pur non essendo, di fatto, “cattolica” (cioè universale).

La Chiesa ha avuto a disposizione decine di secoli per diffondere il suo messaggio nel mondo. Non c’è riuscita: qualcosa ha ottenuto dove ha adoperato la violenza; assolutamente nulla, dove non ha potuto adoperare altro che la persuasione. Dovrebbe riflettere su questo fallimento.
7. Perché la Chiesa cattolica venera la Madonna, quando da una lettura anche superficiale del Vangelo emerge innegabilmente il disprezzo di Gesù per sua madre: e si sa che per secoli il culto della Madonna non ha avuto assolutamente nulla a che fare col cristianesimo.
8. Perché il cattolicesimo esalta l’esteriorità dei riti, delle festività, delle processioni, delle preghiere automatiche, a differenza delle confessioni protestanti.
9. Perché nell’immaginario cattolico prevalgono il barocco, il cattivo gusto, l’esasperazione -occhi torti verso il cielo, sangue a profusione, corpi contorti, spade nel cuore.
10. Perché la Chiesa cattolica ha favorito il Fascismo italiano, attraverso il Concordato; e dopo la fine del Regime ha portato al potere in Italia una classe di uomini politici corrotti e collusi con la Mafia.
11. Perché la Chiesa cattolica ha sostenuto la dittatura di Franco e quella, particolarmente sanguinaria, di Pinochet. Perché papa Giovanni Paolo II ha chiesto perdono per Pinochet.

Obiezione: chiedere perdono è proprio di un papa, e di tutti i cattolici.

Risposta: certo, ma la richiesta di perdono richiede determinate condizioni. Può chiedere il perdono per altri, o concederlo, chi è vittima, o almeno vicino alla vittima. Non può chiedere il perdono chi è stato collaboratore del carnefice: piuttosto, dovrebbe ammettere le sue responsabilità, e chiedere perdono per se stesso. Non si capisce poi perché il papa chieda perdono solo per il pluriomicida Pinochet, e non per i tanti ladri, truffatori, omicidi che affollano le nostre carceri. Il perdono è una virtù cattolica; l’Italia è un paese cattolico; quindi in Italia ogni delinquente dovrebbe essere perdonato. E’ davvero singolare che il papa chieda il perdono per chi è responsabile di tremila omicidi, e non per chi ha ucciso una sola persona, magari senza la facoltà di intendere e di volere.
12. Perché la Chiesa cattolica è ossessionata dal potere.
13. Perché la Chiesa cattolica è ossessionata dal sesso, dimenticando che esistono “peccati” ben più gravi di quelli sessuali: che, ad esempio, vivere nel lusso, sprecare l’acqua, mangiare sontuosamente sono atti ben più gravi di qualsiasi atto sessuale, perché allo spreco di chi ha corrisponde sempre la miseria di chi non ha. E invece il “peccato di gola” è diventato un peccato da ridere; né mi pare che la Chiesa spenda molte energie e la propria autorità per condannare lo spreco ed il lusso. Nel lusso, anzi, vivono molti appartenenti alle alte gerarchie cattoliche.
14. Perché i cattolici generalmente non danno una bella immagine di sé, né per rigore morale, né per conoscenza della loro stessa fede, né per zelo religioso.

Obiezione: ma questi sono falsi cattolici. Risposta: ma sono la stragrande maggioranza. Rifletti sul fatto che l’Italia, paese a grande maggioranza cattolica, è anche un paese a crescita zero: eppure il Papa vieta l’uso degli anticoncezionali. Non è affatto credibile che la crescita zero sia raggiunta con l’uso diffuso di metodi naturali. E poi: quanti sono i veri cattolici? Se la grande maggioranza dei cattolici è composta da falsi cattolici, non si ridimensiona l’importanza della Chiesa? Se la grande maggioranza di quelli che si dichiarano cattolici non lo sono, perché la Chiesa non ne prende atto? Perché la Chiesa difende, ad esempio, la presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche sostenendo che la grande maggioranza degli italiani è cattolica, pur sapendo che non si tratta di veri cattolici? Perché la Chiesa usa per convenienza questi falsi cattolici? Perché la Chiesa, invece di accanirsi contro gli atei, non si dedica alla conversione dei falsi cattolici? Perché la Chiesa non chiarisce bene alla gente che per essere cattolici bisogna credere in certe cose, e farne altre: e che chi non ci sta non ha il diritto di chiamarsi cattolico?
15. Perché la Chiesa cattolica discrimina gli omosessuali.

Obiezione. non è vero che li discrimina. La Chiesa rispetta gli omosessuali, purché non compiano atti sessuali contro natura. Risposta: è come dire che la Chiesa rispetta gli scrittori, a condizione che non scrivano.
16. Perché la Chiesa cattolica ha fatto della morale di Cristo una morale supererogatoria: valida, cioè, solo per chi vuol fare più di quello che è lecito chiedere ad un uomo. E perché ha separato virtù pubbliche e virtù private. Nel Vangelo si legge di porgere l’altra guancia: ma la Chiesa sostiene la teoria della “guerra giusta”. Nel Vangelo si legge che se qualcuno vuole portarti via la tunica, devi dargli anche il mantello: ma la Chiesa sostiene che il ladro dev’essere perseguito, e che la proprietà è sacra.
17. Perché la Chiesa sostiene che Dio vuole che i ricchi siano ricchi ed i poveri siano poveri, come si legge chiaramente nel suo Catechismo.
18. Perché la Chiesa cattolica amministra il battesimo ai neonati. Ciò va contro il buon senso e contro le stesse Scritture (non mi risulta che Gesù amministrasse il battesimo ai neonati).

Obiezione: si battezzano i neonati per offrirgli subito la via verso la salvezza: se dovessero morire nei primi giorni di vita, ne sarebbero esclusi. Da grandi, possono regolarsi come meglio credono. Risposta: allora bisognerebbe battezzare anche i feti, poiché per la Chiesa anche i feti sono persone: e non è giusto privare della via verso la salvezza un feto abortito. Si ha poi una gran bella immagine di Dio, se si pensa che voglia negare la salvezza ad un neonato solo perché non ha avuto la fortuna di essere stato battezzato. Quanto al fatto di regolarsi come meglio credono, vedi il punto seguente.
19. Perché dalla Chiesa cattolica non è possibile uscire: ed in ciò si comporta peggio di qualsiasi setta.

Obiezione: tu sei libero di non andare in chiesa, di dichiararti ateo, di comportarti in tutto e per tutto liberamente. Risposta: certo. Ma comunque io risulto cattolico nelle statistiche: quelle statistiche sulle quali, anche, si basa il potere della Chiesa. Se io non mi riconosco più in una associazione è giusto che mi venga riconosciuto il diritto di uscirne ufficialmente, in modo che quella associazione non mi possa più annoverare tra i suoi aderenti.
20. Perché don Lorenzo Milani era priore a Barbiana, e nessuno lo farà mai santo o almeno beato.
21. Perché le preghiere cattoliche sono piene di deh, di sospiri stereotipati, di ricatti più o meno velati (del tipo: se davvero sei la santa che dicono, allora fammi questa grazia).
22. Perché nei paesini del sud quando non piove non manca mai il parroco che organizza la processione propiziatoria: ancora una volta confondendo fede e magia.

Obiezione: ma questa è religiosità popolare. Risposta: certo. Ma è favorita , quando non promossa, dal clero. Un buon pastore è quello che fa crescere il suo gregge, non quello che lo lascia nell’ignoranza e nella superstizione.
23. Perché la Chiesa cattolica ha perseguitato per secoli gli ebrei con l’assurda accusa di deicidio, e non ha mosso un dito per salvare gli ebrei dall’Olocausto (salvo poi aiutare i criminali nazisti a fuggire in Sud America).
24. Perché il cattolicesimo distingue il sacerdote dal comune credente. In questo modo il sacerdote diventa l’esperto di cose dello spirito, e il semplice credente è autorizzato a pensare che la sua vita religiosa possa ridursi alla messa domenicale. Di qui l’ignoranza dei cattolici (”queste cose le sa il prete”…), la loro scarsa disponibilità al confronto (come quei cattolici che affiggono dietro la porta di casa l’adesivo con la scritta “Siamo testimoni di Cristo”, per scoraggiare i Testimoni di Geova: come se parlare di Dio, per chi è credente, non fosse la cosa più bella; come se, anzi, non fosse un dovere testimoniare il Dio in cui si crede a chi non vi crede, o vi crede diversamente), la scarsa conoscenza dei contenuti stessi della loro fede.
25. Perché la Chiesa cattolica nega il sacerdozio alle donne.
26. Perché Giovanni Paolo II vorrebbe santificare Pio IX, che, tra l’altro, fece rapire un bambino ebreo che era stato battezzato dalla donna di servizio all’insaputa dei genitori.
27. Perché la Chiesa cattolica non si accorge nemmeno che la figura di Padre Pio sta scalzando quella di Cristo stesso nel cuore di tanti fedeli (in quante case c’è l’immagine di Padre Pio e manca il crocifisso? Quanta gente prega Padre Pio senza mai pregare Cristo? Su quante lapidi, nei cimiteri, c’è l’immagine di Padre Pio e manca un sia pur minuscolo crocifisso?). La Chiesa non si accorge che c’è il rischio di avere un cattolicesimo senza cristianesimo. Del resto, chi scrutasse un po’ nella vita del Frate farebbe scoperte molto interessanti.
28. Perché in molte chiese cattoliche (anche recenti) c’è, contro l’espresso divieto biblico, l’immagine di Dio, raffigurato come un vecchio con la barba che se ne sta oltre le nubi.
29. Perché i cattolici adorano gli angeli, anche qui contro l’espresso divieto dell’Apocalisse (22:8-9 “Udite e vedute che le ebbi, mi prostrai in adorazione ai piedi dell’angelo che me le aveva mostrate. Ma egli mi disse: “Guardati dal farlo! Io sono un servo di Dio come te e i tuoi fratelli, i profeti, e come coloro che custodiscono le parole di questo libro. È Dio che devi adorare”).
30. Perché i cattolici leggono della Bibbia solo ciò che gli fa comodo, ignorando il resto, o attribuendolo alla mentalità ebraica. Così, esaltano il Decalogo, ma ignorano (o fanno finta di ignorare) che subito dopo l’Esodo passa ad esporre le norme sulla schiavitù, che prevedono, tra l’altro, che un uomo può vendere la figlia come schiava (21:7): ed anche questa è legge di Dio.
31. Perché la Chiesa cattolica esalta oltremodo la figura del Papa, con un autoritarismo che è, già di per sé, antispirituale.
32. Perché la Chiesa cattolica si ostina a rappresentare Gesù come un giovane alto, spesso biondo e con gli occhi azzurri (e similmente la Madonna). Eppure sappiamo che Gesù non poteva essere così: 1. perché era ebreo, e gli ebrei sono bassi di statura, con la pelle bruna, capelli ed occhi neri (Obiezione: ma Gesù non era solo un ebreo: era il Figlio di Dio. Risposta: era il Figlio di Dio che si è fatto uomo, fino in fondo. Altrimenti avrebbe fatto prima, per sottolineare la propria differenza dagli uomini tra i quali si trovava, a nascere con tre braccia: non sarebbe stata cosa meno rara e straordinaria della presenza di un uomo biondo-castano, alto e con gli occhi azzurri nella Palestina di duemila anni fa); 2. perché si sa perfettamente che questa raffigurazione di Gesù e della Madonna è basata su una lettera che si è dimostrato essere falsa; 3. perché, se Gesù fosse stato realmente così, i Vangeli non avrebbero mancato di notarlo (come non mancano, nei testi buddisti, accenni alla bellezza di Siddharta). Invece non c’è un solo cenno all’aspetto di Gesù: tranne, forse, un passo del Vangelo di Luca, dove si dice che un certo Zaccheo voleva vedere chi fosse Gesù, ma non gli riusciva perché “era piccolo di statura”: cosa che, nella frase, può riferirsi sia a Zaccheo che a Gesù -vero è che, se Gesù fosse stato realmente alto, Zaccheo non avrebbe avuto difficoltà a distinguerlo tra la folla.

Obiezione. Ma queste sono cose da nulla. Che vuoi che importi l’aspetto di Gesù, di fronte al suo messaggio, alla sua salvezza? Risposta: è vero, non sono cose essenziali. Ma anche da queste piccole cose si vede la passione per la verità.
33. Perché il cattolicesimo non è riuscito a confrontarsi seriamente con la cultura contemporanea, chiudendosi ancora in posizioni di condanna, che partoriscono encicliche come la “Fides et Ratio”, giustamente definita medioevale”.


Da minimo karma di Antonio Vigilante.

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