lunedì 24 settembre 2007

La Simbologia Sacra in Ciociaria: sulle tracce dell'Ordine del Tempio.

templari_01[Le riflessioni di Krak] Il triste rogo del 1314 e la precedente Bolla Pontificia Vox in Excelso del 1312. segnano solo la fine ufficiale del Tempio per dar inizio alla storia ufficiosa e misteriosa…..degli eroici monaci-soldati.

Ci sono luoghi in cui ancora oggi a quasi 700 anni dalla distruzione dell’ Ordine, la loro presenza si attesta ancora inesorabilmente…posti intrisi di mistero e simbologia Sacra……Immersa nei Monti Lepini regna la Ciociaria terra in cui le tracce dei Templari sono sempre più confutate. Esempi lampanti sono l’ Abbazia di Valvisciolo, di Sermoneta, di Fossanova, e la Chiesa di San Francesco. Recenti studi hanno affermato che prese in considerazione un certo numero di “costruzioni sacre” analizzandole attentamente si può riscontrare che esse non sorgevano mai in punti presi a caso ma la scelta veniva attentamente ponderata dai loro “architetti”. In alcuni casi venivano edificati su resti di templi dedicati a culti pagani seguendo così un filo di sacralità che attraversava i secoli. In altri il criterio di erezione seguiva concetti che rasentavano il “mistico” come “eventi ritenuti sovrannaturali o divini”.




Infine alcuni monasteri sorgevano in misteriose zone di confluenza di fonti energetiche di forte magnetismo. Alcune ponendo la loro collocazione su una piantina geografica si nota che formano addirittura delle geometrie perfette. E’ il caso in Francia delle Notre- Dame che trasferite su un’ immaginario piano astrologico calcano il segno della vergine. Una delle cattedrali francesi più misteriose è Chartres. Qui di seguito vorrei mettere in evidenza alcuni aspetti che caratterizzano tale costruzione che più avanti ricorreranno anche in alcuni luoghi della Ciociaria.

Chartres sorse su le rovine di un tempio celtico-romano. Il piccolo cucuzzolo su cui fu edificata fu circondato da una galleria sotterranea che continuamente mantenne costanti le vibrazioni provenienti dall’entroterra. La struttura muraria esterna fu fatta in modo da essere ricettiva alle onde cosmiche. Nella chiesa infine va a collocarsi quindi il punto energetico ideale tra cielo e terra. Nelle vicinanze vi è un pozzo detto “celtico” profondo una trentina di metri è diventato nel tempo una sorgente sotterranea. Si ritiene che tale scavo fu fatto con lo scopo di amplificare “le forze telluriche”. Fu così che nella collina il pozzo e il dolmen furono venerati allo strenuo del sacro. All’ interno della cattedrale vi è nella pavimentazione intarsiato un magnifico labirinto. Alcuni studiosi legano questo insolito simbolo ad un significato metaforico ovvero dai veri viandanti che al tempo venivano ricoverati al suo interno al viaggio affine alla vita, l’esilio sulla terra, in cui si devono affrontare prove e fatiche, oppure al contrario l’ esistenza vissuta con lo specifico obbiettivo di rigenerazione spirituale. La meta per entrambi è la Gerusalemme Celeste il Graal (metaforicamente parlando). Percorrere il labirinto dava accesso al percorso di morte di rigenerazione e di salvezza “al caos del Regno del Peccato si sovrapponeva il cosmo ordinato in quattro quadranti…..”…Sulle leggende più suggestive che si legano da sempre alle grandi cattedrali ve n’ è una che narra che se venisse scoperta “la chiave di tutte le chiavi” ovvero l’ elemento strutturale unico e segreto su cui si basano l’ equilibrio perfetto di spinte e controspinte, tolto un solo mattone dall’ insieme crollerebbe tutto istantaneamente. Proprio ai Cavalieri del Tempio è attribuita tale scoperta architettonica Scavando per nove anni nelle Stalle di Salomone avrebbero trovato tra l’ altro dei documenti risalenti all’ Antica Sapienza Ebraica riguardante le “Leggi Divine dei Numeri, dei Pesi, e delle Misure” ovvero ciò che viene definito la “spiritualizzazione della materia”.


Ciociaria: Val di CominoMa ritorniamo in Ciociaria e occupiamoci dei misteri che avvolgono questa meravigliosa terra. Partiamo con l’ analizzare l’ Abbazia di Valvisciola . La sua storia risulta ancora oggi alquanto incerta e lacunosa. Siamo intorno all’ anno mille quando nella zona s’ insediano i monaci Basiliani che seguivano la Regola di San Basilio. L’ abbazia di Santo Stefano di Valle Roscina o Valvisciola nasce in seguito e fu dedicata al protomartire Stefano perché vi fecero tappa “le sue reliquie” traslate dall’ Oriente a Roma.


Tale costruzione fu fondata il 2 agosto 1247 da tre laici Matteo di Carpineto, Matteo di Monte Rotondo di Norma ed Erasmo di Bassiano. Fu poi donata agli abati di Paolo di Ripi di Calamari, Bartolomeo di Roccasecca abate di Valvisciolo Sermoneta e ad Antonio de Campala abate di Fossano tutti appartenenti all’ Ordine Cistercense. La struttura è povera e semplice nel rispetto dei principi sostenuti con vigore da San Bernardo nell’ apologia del 1125. Fondatore di Chiaravalle avviò la riforma cistercense secondo le regole benedettine. Spirito mistico e contemplativo difese l’ ortodossia della chiesa dalle “eresie”. Per un periodo in tale abbazia risedettero anche i Cavalieri del Tempio per circa trent’ anni. Per poi lasciarla in seguito ai cistercensi . Vi sono varie tracce di tale passaggio tra cui un nodo che si trova nella volta del refettorio. I monaci- guerrieri sembra che vi fecero ritorno sotto mentite spoglie anche durante il processo del 1307. Ad avvalorare di più tale ipotesi vi sono varie leggende legate al luogo e al Tempio. Una narra che nel 1314 quando ardevano nell’ ignominioso rogo l’ Ultimo Gran Maestro Jacques de Molay e Geoffrey de Charney gli architravi delle chiese templari si spezzassero ……mera leggenda …sta di fatto che anche quello della porta d’ ingresso dell’ Abbazia di Valvisciolo si incrinò…..Un altro racconto popolare vuole che gli incauti viandanti che si avventuravano per la montagna venivano terrorizzati da dei briganti che altri non erano che un drappello di Templari che sotto mentite spoglie tenevano lontani i curiosi da quelle zone. Ma a quale scopo? Dovevano difendere qualcosa? . In molti suppongono fosse una parte del tesoro del Tempio partito da Parigi in alcuni carri la notte prima dell’ arresto (1307). Ultimo particolare da non trascurare è la simbologia che pervade il monastero. Durante gli anni ’50 durante dei lavori di ristrutturazione fu rinvenuto un Sator il quadrato palindromo che in questa unica versione è circolare. All’ inizio la sua origine era ritenuta medioevale fino a quando non sono stati scoperti esemplari molto più vecchi come quello di Pompei che non è successivo al 79 D.C. oppure quello di Cirencester datato III secolo o quello di Manchester 181 D.C. Quelli più antichi hanno una caratteristica comune iniziano con ROTAS OPERA anziché SATOR AREPO Il significato e lo scopo per quanti molti studiasi abbiano versato fiumi d’ inchiostro rimangono molto vaghi e incerti In un primo momento fu creduta una croce dissimulata anagrammando le lettere si legge infatti Paternoster Paternoster + alfa e omega alternate alla fine di ogni riga cioè la prima e l’ ultima lettera dell’ alfabeto greco che si trovano nell’ apocalisse ad indicare Cristo, principio e fine di tutte le cose, e spesso li possiamo individuare anche nei cimiteri più vecchi..

La versione letterale che va per la maggiore è –“ L’uomo decide le sue azioni quotidiane, ma Dio decide il suo destino”- Interessante invece è la collocazione dei luoghi dove sono stati rinvenuti ovvero quasi tutte in località i cui vi erano sedi Templari. In Italia faccio alcuni esempi a parte il Lazio si possono trovare a Siena a L’ Aquila a Ascoli Piceno e in altrettanti luoghi. Anche all’ estero ve ne sono di diversi a Dura nell’ Eufrate a Gueureme nella Cappella di Sant’ Eustachio vi sono addirittura raffigurati tre pastori che portano il nome di Sator Arepo e Teneton. Un curioso ritrovamento venne fatto poi in Francia attorno al 1873 una pietra con inciso sopra il simbolo > al centro e sulla sinistra le lettere SRNPR e in alto una croce. Che non sono altro che le iniziali del Sator, inoltre il simbolo> lo troviamo orientato in maniera diversa nel gonfalone per appunto di Stenay dove oggi si trova una copia della pietra al “Cercle Saint Dagobert II”.. Un altro palindromo è stato trovato in Perù recita: MICUC, ISUTU, CUYUC; UTUSI; CUCIM l’ulteriore stranezza riguarda il fatto che la lingua in cui è scritto quella “quechua” è una lingua orale.


Valle del Sacco da AlatriMa torniamo alla nostra visita in terra di Ciociaria l’ Abbazia di Sermoneta non è l’ unica “portatrice” di tale misterioso simbolo infatti a poca distanza vi è la Certosa di Trisulti all’ interno della quale in una stanza adiacente la farmacia è stato affrescato proprio un Sator. L’ avvento di tale tipo di costruzione si ebbe nel 1084 quando il cenobitico San Bruno nel Delfinato vicino a Grenoble a Chartreuse eresse la prima. Egli prima di fondare l’ ordine che diverrà dei Certosini fu insegnante di Urbano II e trascorse alcuni mesi presso l’ Abbazia guidata da Roberto di Molesme (che a sua volta aveva rapporti tramite Citeaux con San Bernardo e Stephen Harding). La Certosa di Trisulti si trova nel territorio di Collepardo si innalza a circa ‘800 metri di altezza. La sua origine risale intorno all’ anno 1000 quando S. Domenico da Foligno, monaco benedettino, costruì in questo posto immerso nel verde, già in precedenza luogo di eremitaggi, un monastero. Innocenzo III volle donarlo nel 1204 ai Certosini che lo riorganizzarono secondo la loro regola . L’ antica foresteria è in stile romanico-gotico ed è detta “Palazzo di Innocenzo III”. Gioiello del complesso è la farmacia realizzata nel XVIII secolo. La saletta adiacente fu affrescata da Filippo Balbi che oltre a essere pittore e filosofo napoletano, era anche “esoterista”. Egli dipinse uno strano personaggio dal ghigno Mefistofelico”.(in un cero senso ricorda il presunto Bafhomet). Ma non è tutto sotto questa figura si trovava il quadrato palindromo Sator. Infine lo stesso autore rappresenta in altri affreschi l’ ingresso delle truppe francesi in tali luoghi di pace e tranquillità con vivida realtà. Li vicino si trova il Pozzo di Annullo collegato a delle grotte che furono rifugio dei Templari. Creatosi in tempi remoti in seguito al crollo della volta ha una circonferenza enorme di circa 300 metri e una profondità di circa 60.

Ma adesso spostiamoci di qualche chilometro e arriviamo ad un’altra meraviglia dell’ arte Sacra l’ Abbazia di Fossanova. Situata nel borgo omonimo di Priverino, è uno dei primi esempi di arte gotica- cistercense in Italia. Essa è la prova tangibile della riforma di San Bernardo, lo strumento terreno per la ricerca della spiritualità. Nacque sulle rovine di un convento Benedettino del IV secolo diventando poi anch’ essa Cistercense nel 1135. La durezza della regola imponeva che fosse eliminato ogni “vezzo” abolite sculture pitture superflue di modo che la costruzione risultava un corpo tutto organico che ruotava intorno al chiostro. L’ architettura era semplice ma di grande effetto basata sul concetto fondamentale dello “studio della luce” così caro ai cistercensi. In essa è presente il simbolo della “ triplice cinta”.


Altro luogo che attesta la presenza dei Templari nella zona è la chiesa di San Francesco di Alatri consacrata alla metà del XIII secolo. Sembra che il complesso sia nato su un fortilizio del Tempio, occupato da essi dal 1162 al 1312 quando fu affidata ai fraticelli francescani che vi rimasero fino al 1420. In seguito passò nel 1495 ai Frati Minori e poi ai Zoccolanti. Anche qui è presente la “triplice cinta” e un curioso dipinto in cui è rappresentato Cristo all’ interno di un labirinto. Esso come altri simboli non sono sicuramente di origine Templare ma è plausibile che l’ Ordine li abbia adottati. Altra curiosità davanti alla chiesa c’ è un enorme leccio piantato nel 1495 per volere di Papa Alessandro VI.

In ultimo vorrei accennare ad altri due zone particolari per la storia del Papato: Anagni e il Monte Fumone. Il primo fu teatro del plateale “schiaffo” inflitto da Nogaret a Bonifacio VIII. Ricordo in breve che dopo varie vicissitudini intercorse tra Filippo IV e il Pontefice si arriva ad una svolta improvvisa. Il tirapiedi del re di Francia scende in Italia e grazie all’ aiuto della famiglia Colonna riesce con un manipolo di soldati a imprigionare il Caetani nella sua residenza di Anagni era 7 settembre 1307. Protetto dai fedeli Templari e dagli Ospitalieri resistette fino a quando una insurrezione popolare non mise in fuga il francese e i mercenari. Umiliato nello spirito e martoriato nel corpo Bonifacio VIII morirà quattro settimane dopo. Nogaret un personaggio davvero losco e abbietto, scomunicato da tre Papi, perseguiterà il Tempio con odio feroce fino alla fine dei suoi giorni – Sue sono le seguenti parole pronunciate a Tours nel 1308 -“ …..il cielo e la terra sono agitate dal soffio di un così grave crimine, e gli elementi sono turbati….. contro una tale peste così deleteria tutto deve sollevarsi: le leggi, le armi, gli animali e gli elementi…”-

Il secondo il monte Fumone fu teatro della misteriosa morte di Celestino V. La rocca ha “ospitato” da sempre personaggi illustri. Dal prefetto di Roma Pietro Corsi nel 1116 all’ Antipapa Gregorio VIII per finire allo sfortunato anacoreta Pietro da Morrone. Questo insolito pontefice rimase in carica poco tempo infatti dopo soli 5 mesi il 13 dicembre 1294 abdicò. Il suo successore per appunto lo stesso Bonifacio VIII lo fece imprigionare e uccidere (Alcuni studiosi sostengono da Roffredo Caetani il 19 maggio 1296. Inoltre dalla esumazione successiva del suo corpo è stato notato che aveva un foro nel cranio come avviene nei rituali funebri dei Merovingi o c’ è chi azzarda nei rituali gnostico-templari). La leggenda narra che il giorno della sua morte comparve in cielo una grande croce dorata. Il suo corpo adesso riposa a Collemaggio nella basilica da lui tanto voluta. Tale costruzione fu consacrata ancora incompleta tra il 23 e il 25 agosto 1288. Anch’ essa venne edificata sopra delle correnti magnetiche secondo una tradizione ben consolidata. L’ Aquila che è la zona di appartenenza è stata costruita sulla pianta di Gerusalemme e si trova sulla linea che va dalla Città Santa a Chartres…..


Questi sono solo alcuni dei tanti misteri che avvolgono la Terra di Ciociaria……e il Tempio…..

-“L’ idea del Tempio, più alta e più generale di quella della Chiesa sovrastava in un certo senso ogni religione. La Chiesa era datata il Tempio no. Contemporaneo di tutte le età, era come il simbolo della contiguità religiosa”- Michelet



Saluti

Krak


moniokQuesto articolo è stato inviato anche a OkNotizie. Se ti è piaciuto, registrati (se non lo hai fatto ancora) e vota OK all’articolo. Grazie.

Nessun commento:

Posta un commento