domenica 30 dicembre 2007

E' possibile morire per delle pecore?

pecorePare proprio di si. E' successo a Vibo Valentia. Da Apcom: "Un pastore romeno, Iulian Topociu, di 39 anni, e' stato travolto ed ucciso da un treno insieme al gregge. Il fatto è accaduto oggi pomeriggio vicino la stazione ferroviaria di Nicotera, in provincia di Vibo Valentia, Secondo i primi accertamenti, sembra che il gregge sia sfuggito al controllo del pastore andando a finire sui binari. Topociu, nel tentativo di allontanarle dal pericolo del treno, non ha esitato a buttarsi sui binari ma e' stato travolto, morendo in mezzo alle pecore. Cosi' lo hanno trovato i soccorritori. Sul luogo sono intervenuti carabinieri e polizia ferroviaria".


Appena ho letto questa notizia mi sono posta una domanda: è possibile morire per delle pecore? Perchè può succedere una cosa del genere? Sinceramente, la risposta che mi sono data non mi è piaciuta per niente.




La mia considerazione non vuole essere una mancanza di rispetto nè nei confronti del lavoro del pastore nè dell'animale in sè. Chiedersi se si può morire per delle pecore non è inteso in senso riduttivo, anzi. Quello che mi fa riflettere e mi intristisce è quello che io penso ci sia dietro, non è detto che sia questa la realtà.

Probabilmente questo gregge era l'unico mezzo di sostentamento per il pastore e la sua famiglia: perderlo sarebbe stato un grave danno economico.

Oppure il pastore era alle dipendenze di qualcuno: perdere dei capi sotto la sua responsabilità avrebbe voluto dire risponderne in prima persona con una decurtazione del valore delle pecore perse sullo stipendio.
In ogni caso, non si può morire per questi motivi!

Siamo arrivati a questo punto? Non ci preoccupiamo più di tanto del pericolo che possiamo correre pur di non perdere un valore economico, questo si, di vitale importanza? Si può essere così disperati?
E' questo quello che mi preoccupa e mi intristisce. Abbiamo varcato la soglia? Ci hanno proprio ridotti così?

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