domenica 13 maggio 2007

Tv pubblica o pubblicità vaticana? Cambiamo canale o spegniamola!

papa brasile aereo
La trasmissione "Porta a Porta" di giovedì 10 maggio è stata dedicata alla diretta discesa del Santo Padre Benedetto XVI in Brasile e nello stadio di San Paolo.

Quale è il rilievo dell'evento da meritare la diretta sull'adunata oceanica e (casualmente?) pochi giorni prima del Family Day? E’ stata rispettata la par condicio vista l' attuale tornata elettorale? Ed è stata altresì rispettata la par condicio trattando gli stessi temi (famiglia, aborto, fede) della adunata romana con la sentita adesione dei dirigenti del centro destra non come partiti, ma con le parrocchie? Avremo per ogni viaggio del Santo Padre la diretta di “Porta a Porta”? Non sarebbe il caso di sottoporre a riduzione (e controllo) i viaggi papalini, almeno per la parte a carico dello Stato Italiano, ed il successivo contenimento della spesa pubblica che dobbiamo sobbarcarci tutti?


I
nterrogativi sacrosanti, è il caso di dirlo. Probabilmente senza risposta, o meglio, senza risposte che non siano preimpostate esclusivamente per il pensiero cattolico dominante: finchè a Roma siederanno sui loro comodi banchi dei politici che sono solo dei preti mancati, che restano sulla sedia sfruttando i voti dei bigotti vari, pur peccatori ed ipocriti oltre ogni misura, il sovrano ed i ministri di un minuscolo (0,44 kmq) Stato anacronistico, obsoleto, improponibile e di puro stampo dittatoriale (il sovrano ha nelle sue mani i tre poteri legislativo, esecutivo e giudiziario) monopolizzerà l'intero sistema mediatico nazionale, pagato oltretutto anche da chi prete mancato non è. Una grossa mano arriva anche dai signori industriali, spesso seduti in prima fila a messa alla domenica e pronti a baciare il culo al prete di turno, ma poi spostano le proprie industrie in altri paesi dove possono sfruttare meglio il lavoro altrui (compreso quello dei bambini), pronti a mostrare la loro faccia magari al Family Day così bene organizzato e strumentalizzato dal pretume.
Dal Brasile ci arriva direttamente anche l'anatema di Sua Santità: "La vita sociale sta attraversando momenti di smarrimento sconcertante: viene attaccata impunemente la santità del matrimonio e della famiglia, cominciando dal fare concessioni di fronte a pressioni capaci di incidere negativamente sui processi legislativi; si giustificano alcuni delitti contro la vita nel nome dei diritti della libertà individuale; si attenta contro la dignità dell’essere umano; si diffonde la ferita del divorzio e delle libere unioni".
Bene, visto che la trasmissione in questione va in onda su un canale televisivo nazionale e quindi pagato da tutti, la cosa scoccia non poco!
Butterei li una proposta: boicottare le trasmissioni, ogni volta che appare in Tv il volto da rapace del sovrano o del suo fido servo scortato e blindato (sempre a nostre spese) Mons. Bagnasco cambiamo canale... Se funzionano a dovere i dati dell’Auditel rileveranno qualche indice di gradimento in meno! Sempre che questi apparecchietti siano attendibili e soprattutto distribuiti in modo significativo: devono essere equamente rappresentate tutte le “categorie” di possibili spettatori. O magari funzionano come gli exit poll? Con questi ultimi vince le elezioni il politico di turno che li paga e fa fare i sondaggi: direi dati molto attendibili.
D'altronde fino a che avremo i monsignori Prodi, Mastella, Fioroni, Rutelli, Buttiglione, Berlusconi e via di seguito non si risolverà mai il conflitto di interesse del "parlamentare cattolico" (servo la Repubblica o il Vaticano? Ma si, paga la Repubblica ma il Vaticano mi dice cosa fare e io sono un buon cattolico, devo dare il buon esempio!). D'altronde con la pubblicità della sig.ra Binetti all'uso del cilicio apprendiamo dell'esistenza, oltre all'industria del santino, anche dell'industria del "peccato da purgare" e anche di come serva pubblicità sulle reti nazionali per diffondere tali prodotti.
E allora che senso ha andare a votare? Mandare in parlamento a riempirsi la pancia qualcuno che si dice ateo ma che chiede stanze di meditazione e contemplazione con i soldi di tutti e si pente del proprio ateismo andando a piagnucolare dai pretacci e dalla loro divinità? Nulla cambia. Ci dovremo sempre sorbire Vespa e le altre facce da preti mancati. Facciamo qualcosa: cambiamo canale o spegniamo la TV!
Anno 2007, l'industria del peccato da purgare:

Dal Corriere della Sera: I cattolici e il «ritorno» del cilicio

Il poeta Rondoni: «La società ne impone di peggiori». Socci: «Gesto d'amore». Messori:«E le diete? E la chirurgia estetica?»



Grazie a Mstatus per il suo contributo.
moniok
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