venerdì 26 ottobre 2007

Sta arrivando halloween: quale maschera metto, strega o santa?

HalloweenL'altra sera ero alle prove di teatro (lo so cosa state pensando: si, ho anche io qualche dote nascosta!) e ad un certo punto abbiamo iniziato a parlare di preti e religione. Eravamo circa dieci persone, "suddivise" così: il 70% classico-credente-che-ripete-a-pappagallo-senza-pensare-e-con-il-paraocchi, il 20% vero credente (secondo me) cioè credente-intimamente-senza-bisogno-di-ostentare-e-capace-di-pensare-con-la-propria-testa, infine il 10% (non troppo difficile da individuare) ateo. Praticamente uno contro tutti! Ad un certo punto una persona facente parte del 20% credente ma pensante ha sollevato una questione che mi ha incuriosita e mi ha spinta a cercare informazioni in proposito: la Chiesa cattolica e Halloween.




La signora in questione, madre di una bambina di nove anni, ha detto che il parroco si è apertamente schierato contro Halloween in quanto festa satanica, contrapponendo una festa con i bambini travestiti da Santi! Si, avete letto proprio bene e sicuramente avete fatto la mia stessa faccia... La signora credente-pensante-con-la-propria-testa ha aggiunto che non manderà la figlia alla festa del parroco perchè non trova giusto il tentativo di imposizione e perchè ritiene non ci sia un motivo valido per traumatizzare dei bambini con la storia del diavolo riferito ad Halloween quando per loro è solo un'occasione per divertirsi.


Personalmente ho sempre pensato che la festa di Halloween sia la solita americanata importata anche qui da noi, ma da qui a chiamarla "festa satanica" ce ne vuole! Allora mi sono messa un po' alla ricerca di eventuali motivazioni valide dal punto di vista cattolico. Intanto, da Wikipedia, Halloween (corrispondente alla vigilia della festa cristiana di Ognissanti) è il nome di una festa popolare di origine pre-cristiana ora tipicamente americana e canadese. Tuttavia le sue origini antichissime affondano nel più remoto passato delle tradizioni europee: viene fatta infatti risalire al 4000 a.C. quando le popolazioni tribali usavano dividere l'anno in due parti in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre la terra si prepara all'inverno ed era necessario - allora come adesso - ricoverare il bestiame in luogo chiuso per garantirgli la sopravvivenza alla stagione fredda: è questo il periodo di Halloween.


Sinceramente non ci vedo nulla di satanico. Ma proseguiamo nella ricerca. HalloweenStory ci dice che: "La parola Halloween ha origini cattoliche. Nella tradizione Cattolica, infatti, a molti Santi viene dedicato un giorno particolare del calendario Cattolico, ma il 1° novembre è il giorno nel quale vengono festeggiati tutti i Santi. Il giorno dedicato ad "Ogni Santi" (in inglese All Saints’ Day) aveva una denominazione antica: All Hallows’ Day. Presso i popoli dell'antichita' la celebrazione di "Ogni Santi" iniziava al tramonto del 31 ottobre e pertanto la sera precedente al 1° Novembre era chiamata "All Hallows’ Eve" (Eve significa vigilia), ma anche "All Hallows’Even" (Even significa sera) che venne abbreviato in Hallows’Even, poi in Hallow-e’en ed infine in Halloween. La celebrazione di Halloween tuttavia ha origini pagane molto più remote e pone le sue radici nella civilta' Celtica. Infatti gli antichi Celti che abitavano in Gran Bretagna, Irlanda e Francia festeggiavano l'inizio del Nuovo Anno il 1° Novembre: giorno in cui si celebrava la fine della "stagione calda" e l’inizio della "stagione delle tenebre e del freddo". [...]".

Sul sito Libertas leggiamo questo comunicato da parte di don Manuel Ciavatta: "Come responsabile del Servizio per la Pastorale Giovanile della Diocesi di San Marino-Montefeltro, mi unisco con molta forza e con tutto il sostegno possibile, all’intervento delle Associazioni e Movimenti laicali ecclesiali, sul problema culturale della festa di Halloween. Non con l’intento di fare una “crociata della Chiesa”, come è stato riportato, quanto di sensibilizzare la società civile su un fenomeno al quale forse non si dà la rilevanza dovuta. Infatti, ciò che si sta verificando, nella quasi totale indifferenza di tutti e forse nella inconsapevolezza della possibile deriva di questo avvenimento, credo sia tutt’altro che positivo. Proprio a partire dalla questione economica e commerciale che, secondo gli studiosi del settore, sembra sia il più forte elemento di spinta e di diffusione della “festa delle streghe”, penso sia opportuna una seria riflessione per il bene dei nostri bambini. Mi pongo, dunque, questi primi interrogativi: é giusto, sfruttare sempre la “debolezza e la fragilità” dei più piccoli per indurre in loro nuovi bisogni, nuove mode e nuove abitudini, senza badare alle conseguenze che tutto ciò può avere sulla loro vita futura? E’ giusto banalizzare il profondo significato e valore della morte (e di una vita oltre la morte), con una mascherata apparentemente inoffensiva, ma che veste inconsapevolmente i bambini da “spiriti dell’aldilà”, che secondo la più antica origine di questa festa, dovevano essere placati lasciando dolciumi fuori dalla porta per non essere soggetti alla loro rivalsa? [...]".

Bene, don Manuel. Ora vorrei porle io degli interrogativi: non è che sentite un po' la mancanza della caccia alle streghe parlando proprio di festa delle streghe? Non sta a me ricordarle che con il termine caccia alle streghe si indica la ricerca e persecuzione di persone sospettate di stregoneria o maleficio, basandosi a volte su fatti poco accertati o generati da ignoranza e tale ricerca spesso si concludeva con processi sommari e con condanne esemplari. E che differenza c'è con un'altra festa consumistica che induce nuovi bisogni nei bambini quale è il Santo Natale? Io non trovo differenza. E non può essere che Halloween sia un modo per esorcizzare la morte da parte dei bambini invece che un modo di banalizzarla come lei dice?


Invece su La Stampa abbiamo la dichiarazione di don Marino Bruno: "«Halloween è pedofilia esercitata in campo morale, psicologico, spirituale, mentale». L’ultimo anatema contro la festa della vigilia di Ognissanti arriva da don Marino Bruno, insegnante di religione e parroco della chiesa di Santa Maria delle Nasche, che in un articolo pubblicato sul settimanale cattolico di Genova «Il Cittadino» invita«i genitori e gli educatori cristiani a evitare ogni manifestazione» legata a questa festa, a fare «obiezione di coscienza», insomma, a «non festeggiare Halloween». I mandanti di questo «carnevale d’ottobre», sostiene, sono gli stessi «che stanno cercando di bombardare, con stile politically correct, la religione in sè e quella cattolica in particolare». Ovvero, «esoterismo, lobby politiche e filosofiche» che «lavorano per svitare il senso del sacro e il rispetto che gli si deve». [...]".

Bè, qui c'è poco da dire: se parlano loro di pedofilia, che sembrerebbero essere abbastanza esperti, alzo le mani. Il guaio è che potrebbe essere interpretato come un bieco tentativo di farci "accettare" in qualche modo, rendendolo più ordinario, il significato di pedofilia e questo sarebbe inaccettabile! Ma come sempre, sarò io ad essere troppo maliziosa...


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