giovedì 4 settembre 2008

Come ti rinnovo il contratto a progetto

30 giugno 2008 - 1 luglio 2008

Che significato hanno queste date? Per me questo: il 30 giugno 2008 è scaduta l'ultima proroga del mio contratto a progetto e il 1 luglio 2008 ho iniziato/continuato con un nuovo contratto.
Dov'è il problema? Come mi è stato fatto notare, giustamente, dovrei ritenermi fortunata perchè ho un lavoro con (regolare?) contratto. Però qualcosa non mi torna. Forse sono troppo maliziosa io, sicuramente anche un po' ignorante in materia e questa è una mia mancanza, però ho qualche dubbio sulla liceità del procedimento.

Visto che siamo in "zona Ferragosto" e trovare un consulente del lavoro disponibile ad ascoltare i miei dubbi è impresa alquanto ardua, mi affido a qualche personale considerazione e a quella fonte inesauribile che è la rete.




Partiamo dall'inizio. Ho cominciato a lavorare per questa società, con contratto di somministrazione stipulato tra un'agenzia interinale e me, il 7 agosto 2006. Sono quindi, a tutti gli effetti, una lavoratrice interinale a tempo determinato e non una dipendente della società in questione. Il primo contratto ha scadenza 31 ottobre 2006 e viene prorogato fino al 30 aprile 2007; nel frattempo cambio sede di lavoro e mansione e firmo una regolare integrazione al contratto (specifica delle variazioni) in data 16 ottobre 2006. Arrivano altre due scadenze con relative proroghe: la prima fino al 31 dicembre 2007 e la seconda fino al 30 giugno 2008; tre proroghe in totale. Alla firma di quella che io pensavo una ulteriore proroga mi viene detto che non era più possibile prorogare lo stesso contratto e che ne avevano preparato uno nuovo.



La prima cosa che mi viene da pensare è che c'è stata qualche variazione contrattuale (magari positiva per me) e invece nulla, tutto come prima: stesso orario, stessa mansione, stesso livello, stessa sede di lavoro. Provo a fare qualche domanda in proposito ma mi viene confermato che non era più possibile fare proroghe allo stesso contratto; alle mie rimostranze sul fatto che in questo modo (senza alcun preavviso) mi ritrovo con ferie e tutto il resto liquidato, anzianità lavorativa persa e la dicitura data di dimissione (come se mi fossi dimessa io) in busta paga mi viene candidamente risposto che è tutto perfettamente legale e che non ho perso nulla perchè la dicitura "data di dimissioni" è quella che va messa indipendentemente dal fatto che dipenda dalla scadenza di contratto o da reali dimissioni del lavoratore. Ah, hanno aggiunto che è stata seguita la stessa procedura con vari altri miei colleghi: in pratica dovrei stare tranquilla perchè ci sono altri nelle mie stesse condizioni.
Fino ad ora, sono passate varie settimane, non mi sono informata più di tanto sulla questione per due motivi: un po' perchè sono molto amareggiata da questo modo di comportarsi verso noi lavoratori e poi perchè, essendo abbastanza grande la società per la quale effettivamente presto la mia opera (si dice così?), do per scontato che non rischi così facilmente di ricevere multe agendo in modo illegale. Ora, un po' per curiosità e un po' per chiarezza, preferisco cercare qualche informazione in proposito.

Per quanto riguarda i contratti di somministrazione leggo che



"Tali contratti sono della durata massima di 12 mesi. Ogni contratto può essere oggetto al massimo di quattro proroghe della durata massima di 6 mesi ciascuna".



Io ho avuto soltanto tre proroghe ma si parla di "al massimo quattro proroghe" e una di queste della durata di otto mesi: qualcosa non torna o sbaglio?
Qualche conclusione personale. Perchè parlare in modo così approfondito di un'esperienza, appunto, personale? Perchè so che siamo tantissimi in queste condizioni, se non anche peggio, e ritengo possa essere utile parlarne. All'inizio della mia esperienza lavorativa mi è stato detto che avrei dovuto lavorare almeno due anni con l'agenzia interinale e dopo, al coincidere con la scadenza del primo contratto (quindi ad ottobre 2008), sarei stata presa dalla società stessa. Non ho motivo di pensare che non accadrà visto che penso di lavorare in modo preciso e corretto e che effettivamente i miei colleghi, raggiunta l'anzianità richiesta, sono stati assunti a tempo indeterminato. Quello che però mi infastidisce è questo: perchè non c'è stato nessun tipo di preavviso? Avrei potuto decidere di prendere un po' di ferie prima della scadenza invece di vedermele tutte liquidate e, con tutte le ritenute che ci sono state, praticamente perse: ci avrei guadagnato almeno in salute!

E poi bisogna considerare che in pratica ho un nuovo contratto con data 1 luglio 2008: normalmente dovrei aver perso l'anzianità lavorativa e quindi i famosi due anni per poter essere assunta. Chi mi garantisce che non decideranno di fare le ulteriori proroghe possibili sul mio contratto e che non dovrò aspettare ancora due anni? Qualcuno mi dirà: almeno hai un lavoro. D'accordo. Qui il discorso si farebbe lungo ma ripeto soltanto una cosa detta già: perchè ci insegnano ad accontentarci? Perchè ci portano a guardare chi sta peggio di noi? Forse perchè così non siamo più in grado di capire quali sarebbero i nostri diritti? Forse perchè chiederemmo il giusto? Non dico più di quello che ci spetta ma il giusto per poter vivere dignitosamente. E così di certo non lo abbiamo, come non abbiamo più un futuro da programmare e nel quale sperare.


Fonti

Wikipedia-Somministrazione di lavoro

Wikipedia-Agenzia interinale

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