giovedì 18 settembre 2008

Il boia e le pecorelle


La notizia è di quelle da far venire i brividi, soprattutto in questo periodo in cui il revisionismo storico va tanto di moda: uno degli esecutori dell' eccidio delle Fosse Ardeatine, Erich Priebke, è stato invitato a presiedere un concorso di bellezza a Gallinaro, in provincia di Frosinone. La motivazione da parte dell'organizzatore della serata è, forse, più indecente del gesto in sè: "Invitare Priebke è un gesto di pacificazione. Io ammiro il popolo ebraico. Ma ormai sono passati 60 anni e Priebke ne ha più di 95. Che senso ha non permettergli di venire qui?". Questo è quello che dichiara Claudio Marini, un tipo che l'anno scorso si è dovuto accontentare di Fabrizio Corona per pubblicizzare lo stesso "evento", altro fulgido esempio di correttezza.

Passi il fatto che senza questa trovata pubblicitaria il concorso sarebbe passato in sordina e, si sa, per quei cinque minuti di notorietà c'è chi è disposto a fare di tutto ma assodato ciò, questo signor Marini si è chiesto come si sarebbero sentiti i familiari delle 335 persone trucidate anche per mano del boia Priebke? Parliamo della stessa persona che riuscì a fuggire in Argentina grazie alla connivenza di un sacerdote e li se ne è stato tranquillo fino al 1994, capace di lamentarsi del fatto che a 95 anni è il detenuto più anziano del mondo. Si rendono conto, tutti e due, di cosa parlano?




Fortunatamente il giudice di sorveglianza gli ha negato il permesso e lui non ha potuto lasciare gli arresti domiciliari di Roma ma ha comunque registrato un breve messaggio della durata di un minuto. "Giusto il tempo di ringraziare e di fare gli auguri alle aspiranti miss: «Un abbraccio e un bacio — dice accennando anche una benedizione con le mani — a tutte le giovani donne del concorso ». Un applauso e si procede con la scaletta".


Leggo bene? Un applauso? Non sono indignata solo per il fatto che abito nelle vicinanze e quando succedono queste cose quasi me ne vergogno, più che altro mi domando come i genitori e le ragazze stesse abbiano potuto accettare una cosa del genere: non voglio e non posso pensare che siamo così alla deriva, che la storia non abbia più valore o peggio ancora che il revisionismo sia già in atto. Sono passati appena 60 anni, non possiamo aver già dimenticato, anche perchè da queste parti in molti hanno vissuto la guerra in prima persona: sarebbe uno schiaffo alla memoria di tutti quelli che hanno sofferto o, peggio, sono morti a causa della guerra.  

E' mai possibile che delle ragazzine che probabilmente (do il beneficio del dubbio) non sanno neanche chi sia questa "persona" accettino di essere giudicate da chiunque pur di fare il concorsino di bellezza ed assaporare per due minuti il gusto della passerella? Sono tutti qui i valori delle persone che saranno il nostro futuro? Non ci voglio credere.

Sono sempre più sconcertata ma altre domande continuano ad accavallarsi nella mia mente: riconciliarci con Erich Priebke? Perchè mai dovremmo? Che motivo abbiamo per fare ciò? E poi, è davvero possibile trasmettere il messaggio registrato di una persona agli arresti domiciliari? Si tratta di reato oppure è possibile?
Il commento di un conoscente però mi ha lasciata veramente sconvolta: "siamo stati davvero fortunati durante la seconda guerra mondiale e i tedeschi si sono comportati da veri signori perchè avrebbero dovuto fare una strage e non lasciarsi nessuno vivo dietro al loro passaggio; in fin dei conti noi italiani, nei loro confronti, ci siamo comportati come i più grandi traditori". Testuali parole. Ora però sono finite le mie.
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